Le dune, estese per 41 ettari ed alte fino a 12 metri s.l.m. si sono originate circa 7500 – 3300 anni fa sono alcune delle meglio conservate in Italia.
Grazie alla loro esposizione perfettamente a sud hanno sviluppato una rigogliosa macchia mediterranea (ginepri, come arbusti di ginepro coccolone e feniceo e in forma arborea e, nelle parti più degradate, gariga a timo e elicriso. Nelle rupi a picco sul mare si trovano anche il limonio virgato e il finocchio marino.
In questo tratto di costa, nei giorni limpidi, dai punti più alti delle dune è visibile il massiccio della dune-campomarino-villa-brunoSila, quello del Pollino, Porto Cesareo fino ad arrivare a Gallipoli.
Negli ultimi decenni del Novecento le dune hanno perso parte del loro originario fascino, a causa della costruzione della strada Litoranea Salentina che ha provocato lo spianamento di alcune dune alte fino a 20 metri un tempo. L’ambiente delle dune è stato anche compromesso a causa dell’abusivismo edilizio incalzante nello stesso periodo. Nonostante ciò, l’ambiente resta sempre uno dei meno antropizzati del litorale ionico salentino.
Da pochi anni sono un sito di interesse comunitario. Vi è stato creato il “Parco delle dune di Campomarino”, proposto dal giugno 1995, la cui area protetta si estende lungo tutta la costa del comune di Maruggio e comprende l’habitat prioritario delle “dune grigie”.